Relazione di fine mandato - Il Bilancio

I contenuti delle linee programmatiche del nostro Comune hanno dovuto fare i conti con la strategia attuata dal Governo centrale che ha di fatto mortificato l’autonomia economica e finanziaria degli enti locali, in particolare di quelli storicamente virtuosi.

In un contesto di incertezza e di norme che sono state anche giudicate incostituzionali, la programmazione pluriennale è stata notevolmente penalizzata .
Casatenovo – come gli altri Comuni - ha subito negli ultimi anni progressive riduzioni di trasferimenti da parte dello Stato e per contro ha dovuto fronteggiare il decentramento di nuove competenze e servizi, ricorrendo quasi esclusivamente a fonti proprie.

In questo quadro i Bilanci del nostro Comune , pur con difficoltà, si sono posti si seguenti obiettivi:

  • nel grave contesto di crisi economica, mantenere inalterata la pressione fiscale e la contribuzione dei cittadini per i servizi erogati dal Comune
  • confermare la scelta politica e di mandato prioritaria di mantenere elevati gli standard d’intervento qualitativi e quantitativi nei Servizi alla Persona (cultura-scuola e sociale)
  • rispettare tutti i parametri stabiliti tempo per tempo dalle varie Leggi Finanziarie
  • privilegiare gli interventi associati con altri Comuni (Vigilanza, Commercio, Regolamenti edilizi condivisi, Acquisto energia,Corsi di formazione personale, etc.)
  • programmare interventi pluriennali e straordinari in campo ambientale per sistemazioni idro-geologiche del territorio e per migliorare l’efficienza energetica degli edifici secondo le priorità dello studio di “audit energetico”
  • intervenire gradualmente per l’adeguamento tecnologico dell’illuminazione pubblica attraverso un processo virtuoso di finanziamento degli investimenti con il risparmio sui consumi di energia
  • migliorare la qualità dei servizi erogati, pur con l’obiettivo di economicità e riduzione dei costi (rifiuti, acquedotto, etc)
  • continuare nella politica di graduale diminuzione dei debiti
  • confermare le scelte dell’Accordo di Programma stipulato con la Regione Lombardia e la Provincia di Lecco, attraverso il Piano esecutivo per la delocalizzazione produttiva della Vismara in località Sant’Anna (impegni per incrementare i livelli occupazionali, per la salvaguardia ambientale della zona, per opere di mitigazione ambientale e per nuove strutture a servizio della frazione di Campofiorenzo) ed attraverso il Piano Integrato d’Intervento per il Centro (impegni per la riqualificazione urbanistica del centro paese con riordino funzionale e strutturale dell’abitato, con la pianificazione di funzioni compatibili con le destinazioni residenziali e con l’inserimento di funzioni pubbliche a servizio della cittadinanza), previo un ampio confronto che si dovrà aprire tra le forze istituzionali e la comunità locale, in tutte le sue articolazioni di partecipazione
  • razionalizzare le spese correnti anche riducendo gradualmente l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione e attraverso una programmazione pluriennale degli interventi di manutenzione straordinaria sul patrimonio e sulle strutture di pubblica utilità per ridurre le spese di esercizio, con una particolare attenzione alla sicurezza dei cittadini (edifici di proprietà e scuole, rotonde, asfalti strade, marciapiedi, piste ciclabili, video-sorveglianza, gestione calore, interventi dei delegati per rioni e frazioni, ecc.) e dopo aver estinto,con ampio margine di profitto, lo strumento di finanza derivata stipulato
  • avvio dello studio per l’introduzione del controllo di gestione che necessiterà nei prossimi anni di investimenti sia in termini di risorse che di software (anche in termini associati con altri Comuni). Questo strumento sicuramente faciliterà l’analisi strutturale di tutte le voci di bilancio e consentirà di valutare l’economicità, l’efficacia e l’efficienza di tutti gli interventi di spesa, attivando anche confronti con altri enti omogenei .

Riteniamo infine fondamentale il confronto sul federalismo fiscale che ha risentito della decisione governativa sull’ICI, in quanto l’unico tributo tendenzialmente federale è stato momentaneamente sostituito non da nuova autonomia, ma da trasferimenti erariali, allo stesso tempo, costantemente tagliati e ridotti.

Da un punto di vista più propriamente politico ribadiamo l’importanza dell’attuazione di un progetto di federalismo fiscale che sia ispirato ai seguenti principi
autonomia finanziaria e responsabilità:

  • definizione di risorse stabili e definite per ciascun livello di governo
  • compartecipazione all’irpef da parte dei comuni
  • definizione di un tributo proprio dei comuni
  • la richiesta di accompagnare la discussione sul federalismo fiscale con quella sul “Codice delle Autonomie” dando così concretezza al principio di sussidiarietà istituzionale, definendo ruoli e funzioni dei livelli di governo, eliminando la sovrapposizione di compiti e di ruoli che allunga tempi della decisione, determina un aumento di costi e rende difficile individuare responsabilità.
  • L’auspicio che la discussione sulle riforme istituzionali e sul federalismo fiscale prosegua attraverso un costante confronto con i Comuni e le Autonomie Locali in modo di arrivare a decisioni il più possibile condivise.