Relazione di fine mandato - Servizi socio-assistenziali

Nel periodo di cinque anni della Pubblica Amministrazione di Casatenovo, dal 2004 al 2009, si è avuto un incremento vistoso degli interventi dell’Assessorato ai servizi sociali per assistere in generale la popolazione ed in particolare quella parte della popolazione che, per età, per particolari condizioni di bisogno, per appartenenza a fasce di popolazione aventi peculiari caratteristiche esistenziali ed esperienze, tali da esigere dall’Ente Pubblico, in ogni caso e ovunque particolari attenzioni o sussidi di ordine economico, educativo, formativo, direttivo e propositivo.

Evidentemente ci riferiamo ai ragazzi in età scolare, fino alla scuola media inferiore compresa, indi i giovani di età superiore variamente ricompresi nella categoria “giovani”, non solo per l’età ma per peculiari problemi che in tale età i soggetti presentano; alle famiglie che per certi aspetti non sono nella piena autosufficienza economica, relazionale, pedagogica. Va poi aggiunta una serie di soggetti affetti da vari tipi di disadattamenti che dipendendo o dalla famiglia di appartenenza o dalla mancanza di una famiglia che li assista.

Va poi fatto riferimento in particolare agli anziani, ai disabili minorenni e ai disabili adulti, agli stranieri che vengono ad aumentare la popolazione del nostro Comune.

Per quest’ultima categoria, uno straniero che scegliesse di venire ad abitare a Casatenovo di per sé potrebbe essere in condizioni avvantaggiate rispetto a chi a Casatenovo è nato; tuttavia la condizione di immigrato generalmente presenta qualche problema di inserimento nella comunità e la comunità non solo deve essere accogliente ma deve aiutare l’immigrato a risolvere eventuali problemi che abbia con adeguati accorgimenti.

Di seguito, vengono elencati interventi messi in atto e suddivisi per aree.

ANZIANI

Dopo aver individuato tra gli anziani alcuni in stato di particolare bisogno, il Comune ha organizzato a loro favore, sostegni efficaci per eliminare o quanto meno per attenuare i disagi esistenziali che da tale stato di particolare bisogno conseguono. Sono stati, al riguardo, usati fondi comunali, regionali e statali per interventi selezionati quali:

  • Pasti a domicilio, soggiorni climatici, Servizi a domicilio (all’abitazione e alla persona), servizi di custodia sociale (per soggetti soli, talvolta privi di appoggi familiari), integrazioni delle rette di degenza in Case di Riposo, integrazioni delle rette per ricoveri in istituti di disabili gravi, buoni sociali per soggetti con invalidità al 100% e con redditi al di sotto del minimo vitale.
  • Di particolare importanza, è la stretta collaborazione tra l’Assessorato e l’Associazione “Amici di Villa Farina” a cui fa capo il Centro Diurno Anziani.
  • Le attività del Centro sono rivolte a tutti gli anziani d’ambo i sessi del Comune.

Ed ecco di seguito l’indicazione di tali attività, tra le più significative, che hanno avuto luogo negli anni con particolare successo e particolarmente apprezzate dagli anziani, in alcuni casi avvalendosi dell’impegno e talora della bravura degli stessi anziani:

  • conferenze a temi quali arte, salute, culinaria ecc.;
  • incontri nella Biblioteca Comunale;
  • laboratori sotto la guida di esperti di vari settori: canto, memorizzazione, teatro, musica, danza;
  • visite guidate a mostre, a musei e a chiese di particolare interesse da un punto di vista storico e artistico;
  • gite primaverili e autunnali con mete di particolare interesse;
  • incontro con le scuole materne, elementari e medie inferiori e superiori (per rendersi conto dei problemi e dei progressi di queste fondamentali realtà della nostra Comunità);
  • proiezione di film riservata agli anziani (all’Auditorium di Casatenovo, con invito - altamente apprezzato - anche agli anziani dei Comuni del Circondario). La scelta dei film proiettati è stata molto accurata: sono stati scelti film, tra i più interessanti, della recente produzione cinematografica mondiale.

Ed inoltre: balli e musica con cantanti dal vivo; rappresentazioni teatrali con registi, scenografi e attori appartenenti al gruppo anziani medesimo; cinema per gli alunni delle scuole elementari all’Auditorium (organizzato dagli anziani); alfabetizzazione e lezioni di informatica tenute da volontari esperti di didattica; attività fisica in palestra; concorso fotografico; concorso letterario in collaborazione con le scuole primarie di Casatenovo; alcuni interventi a favore dei psicolabili, in collaborazione con altri centri e presidi del Territorio ed in collaborazione con il Centro di Psichiatria, a favore di soggetti psicolabili.

CENTRO DIURNO ANZIANI DI VILLA FARINA

Il Centro Diurno Anziani di Villa Farina, a breve, avrà a sua disposizione una nuova palazzina quale sede di ritrovo degli anziani. Essa sarà funzionale in quanto progettata con i più avanzati criteri che terranno conto in termini di spazi, di luminosità, di accessibilità, di completezza strutturale.

La nuova palazzina prenderà il posto della vecchia e fatiscente “dépendance” che è stata demolita. La Villa invece non è destinata alla demolizione; continuerà ad essere adibita, nei locali che la compongono, a servizi ausiliari, di assistenza agli anziani.

Va osservato che la nuova palazzina verrà a trovarsi tra la Villa Farina e la Casa di Riposo “Maria Monzini”.

È previsto un passaggio, peraltro già esistente, tra le parti all’aperto delle due strutture: assistenziale per la Casa di Riposo e ricreativa per Villa Farina. Permetterà agli ospiti dell’una e ai frequentatori dell’altra struttura di incontrarsi e di fruire dei servizi che saranno messi in rete.
L’Associazione “Amici di Villa Farina” ha pure organizzato trasferte in ambienti di particolare valore distensivo, con soggiorno per interi pomeriggi, come la Villa Borromeo di Arcore e, il parco di Villa Facchi nel nostro Comune.

Quest’ultimo ambiente, molto più modesto della Villa di Arcore, è però più a portata di mano, anche per usi ripetuti e dotati di particolare attrezzatura.
Ogni anno, a ottobre, l’Assessorato e l’Associazione organizzano la “Festa dei Nonni”, a Natale il pranzo sociale unitamente agli ospiti di altre strutture, quali il centro di Monteregio “Le Orme” e “La Mia Casa”.

È stata introdotta, inoltre, la figura dei Custodi Sociali. Essi hanno il compito di prestare particolare assistenza ad anziani soli per lo svolgimento di molte incombenze; anziani che, pur rimanendo nelle loro abitazioni, non dispongono di familiari che li aiutino nella loro età avanzata.

Va messo in grande evidenza l’importanza del Volontariato, il cui prezioso apporto garantisce la perfetta riuscita delle iniziative dell’Assessorato e dell’Associazione.

DISABILI

Per quanto riguarda i Disabili, va segnalato che sul nostro Territorio, da uno studio fatto dai componenti dell’Ufficio di Piano Distrettuale, servono più spazi per C.S.E. (Centri Socio Educativi) e S.F.A. (Servizi di Formazione per l’Autonomia), destinati a ragazzi con varie disabilità fisiche.

La “R.S.A. Monzini”, con l’usuale encomiabile disponibilità, ha messo a disposizione, nella sua attuale struttura, un piano di circa 450 mq. da adibire a tali servizi che saranno predisposti per disabili non solo del nostro Comune, ma anche dei Comuni limitrofi.

La Casa di Riposo “Monzini”, nata come tale, si sta rivelando in estensione come una preziosa struttura polifunzionale per le varie occorrenze socio-sanitarie della popolazione. II che è accaduto e accade per consapevole decisione dei suoi Presidenti e dei loro collaboratori nel Consiglio di Amministrazione della Casa.

Nel campo delle provvidenze comunali per i cittadini portatori di handicap, oltre a quelli ai quali si è fatto cenno più sopra, va segnalato che 49 anziani, 6 soggetti di età adulta, cioè non anziani e 21 minori, le cui condizioni sono riconducibili a tale categoria d’assistenza, hanno usufruito di interventi dell’Assessorato, consistenti in forme di assistenza domiciliare con impiego di dipendenti comunali e da educatori professionali.

È già in attuazione un progetto denominato “percorso di vita, percorso di lavoro” riservato agli svantaggiati psichici. I “percorsi” attivano tirocini di lavoro che li immette nel tessuto sociale e li impegna in occupazioni appositamente individuate. I ragazzi individuati vengono inseriti, ad esempio, nelle squadre di volontari addetti al controllo ed alla pulizia delle strade comunali, al fine di osservarne il comportamento e, in base alle osservazioni, definire i modi di inserimento definitivo e ciò per evitare che la loro situazione assuma carattere di cronicità.

COLTURE SOCIALI

Una novità veramente eclatante sarà la realizzazione, da parte dell’Amministrazione Comunale di Casatenovo delle “COLTURE SOCIALI”.

Di che si tratta?
L’idea base, ha del geniale: verrà utilizzato un appezzamento di terreno agricolo, di proprietà Comunale, in Via Galileo Galilei, di mq. 4.200 circa.
Verrà perimetrato con una siepe il lotto di terreno, gli verrà dato un accesso, verrà dotato di un capanno degli attrezzi.

Verranno tracciati nel terreno percorsi funzionali alla lavorazione e ci sarà una rete idrica interrata per le innaffiature.

Che cosa mai si coltiverà nell’orto? È previsto che si coltivino cavolfiori, broccoli, coste ed erbette, cicoria e radicchio, zucchine, melanzane e spinaci. L’elenco non è esaustivo, ma nel tempo può variare e vi si potranno aggiungere altre verdure come l’insalata, i fagiolini, i cetrioli, i pomodori, i meloni; le fragole , il rubus ideaus, il ribes alpinum, il sorbus, la corylus avellana, la punica granatum, il crataegus monogyna, la sambucus nigra.

L’orto, da chi sarà coltivato? Questo è il punto qualificante dell’iniziativa. Coltivatori saranno quei soggetti affetti da qualche minorità psichica, già seguiti dall’Assessorato ai Servizi Sociali. Essi verranno istruiti da personale di una Cooperativa, a cui sarà affidato la gestione del progetto, dotato da particolari abilità didattiche, avendo di mira non di occupare tali soggetti in un qualsiasi modo, come passatempo, ma di far loro imparare il mestiere del coltivatore, profondendo nell’impegno la loro massima perizia e, forse, un po’ di pazienza. Nel tempo sicuramente si otterranno dei buoni risultati.

I prodotti dell’orto saranno poi venduti usando la filiera corta, dal produttore al consumatore, ora che tale forma commerciale va diffondendosi anche per le normali produzioni.

Lo scopo molto importante è di tipo socio-occupazionale. La speranza è che questa iniziativa del tutto nuova abbia il più ampio successo possibile.

TRASPORTI PER ANZIANI E DISABILI

L’Assessorato si fa carico di una spesa di elevato ammontare per i trasporti di persone che altrimenti non avrebbero mobilità.
Gli anziani che non hanno possibilità di raggiungere con mezzi propri il Centro Diurno, possono frequentarlo grazie ad un servizio messo a loro disposizione dall’Assessorato, con l’apporto prezioso dei volontari dell’Associazione “Amici di Villa Farina”.

L’Assessorato, inoltre, ha una speciale convenzione con la Croce Rossa Italiana per coordinare il suo intervento qualificato dalle funzioni proprie della C.R.I., in materia di trasporto dei cittadini che ne fanno richiesta per recarsi nelle strutture sanitarie, per esami clinici o, al limite, per ricoveri.

Il servizio convenzionato assume particolare importanza per quei cittadini che devono sottoporsi a dialisi in giorni rigidamente prefissati.

L’Assessorato, infine, provvede al servizio permanente dei trasporti dei disabili ai centri diurni dove sono organizzate a loro favore forme di inserimento e di apprendimento, con riaccompagnamento in famiglia a fine giornata.

Il servizio dei trasporti non potrebbe esistere senza l’attività di ben 80 volontari autisti dell’Associazione “Amici di Villa Farina”, della loro disponibilità senza limite di orari, delle loro professionalità, della loro dedizione alla missione che liberamente e che generosamente hanno assunto. Forse non lo desiderano, ma non si può fare a meno che ammirare il loro comportamento, la loro generosità e la loro sensibilità a fronte di molte persone che per loro merito godono di continui e consistenti benefici.

GRUPPI DI CAMMINO

Il 6 marzo 2008 hanno preso l’avvio i “Gruppi di cammino”. Novità eccellente per promuovere sani stili di vita.

Due gruppi di persone: uno dal Capoluogo e uno da Rogoredo, sempre guidati da volontari in funzione di “leader”, hanno deciso di partecipare a questo progetto.

Camminare insieme al fine di promuovere concretamente l’attività fisica al fine di migliorare la salute e fare una preziosa opera di prevenzione per il proprio organismo.

Camminare con altre persone, oltre che migliorare la salute, stimola la socializzazione e l’autostima portando benefici oltre che a livello fisico pure a livello psicologico.

È ampiamente condiviso, infatti, nella comunità scientifica che l’attività motoria, soprattutto in relazione a un sistema di vita in cui il sedentarismo è particolarmente diffuso, rappresenti uno strumento efficace di medicina preventiva e in grado di migliorare la qualità della vita.

LILT

Anche a Casatenovo è operativa una sede della LILT, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori.

Venti volontarie (ancora una volta, si noti, parliamo di volontariato) sono impegnate al call center per le prenotazioni presso l’ambulatorio ubicato nei locali messi a disposizione dalla R.S.A. Monzini per visite di prevenzione a disposizione per i cittadini (d’ambo i sessi) casatesi e dei paesi limitrofi.
Le visite sono classificate come segue: Senologia, Ginecologia con pap-test, Dermatologia, Urologia, Otorinolaringoiatria.

L’impegno della LILT nella lotta contro i tumori si dispiega principalmente su tre fronti: la prevenzione primaria (stili e abitudini di vita), quella secondaria (promozione di una cultura della diagnosi precoce) e l’attenzione verso il malato, la sua famiglia, la riabilitazione e il reinserimento sociale.

FAMIGLIE E MINORI

Quella dei Decreti dell’Autorità Giudiziaria è una casistica, purtroppo, in continuo aumento, per la gestione della quale vengono richieste una qualifica professionale con particolari competenze e una specifica articolazione organizzativa che prevedono l’integrazione operativa fra gli interventi sociali, educativi, psicologici e sanitari.

Per questo motivo l’Assessorato ha continuato il proprio impegno nel definire le competenze da gestire in forma associata fra più Comuni attraverso i protocolli operativi di Retesalute.

Parallelamente l’Amministrazione Comunale si è avvalsa della collaborazione di una figura professionale capace di garantire un intervento a confine fra lo psicologico e l’educativo, molto funzionale alla gestione operativa di alcuni decreti.

Data la complessità della materia, che vede coinvolti elementi di natura sociale, educativa, giuridica, psicologica e sanitaria, si è ritenuto opportuno e necessario affrontare la questione relativa alla supervisione e alla qualificazione del personale, nonché rendere operative alcune indicazioni metodologiche e mettere a punto protocolli di intesa più opportuni, al fine di adeguare la prassi operativa alla complessità emergente.

ATTIVITÀ DI PREVENZIONE

Sono stati messi in atto interventi di sostegno educativo, sperimentando lo svolgimento di attività in un piccolo gruppo.
Si tratta, per lo più, di minori con figure genitoriali di riferimento inadeguate nello svolgimento delle proprie funzioni nonché di minori che presentano problemi di disagio sociale e relazionale.

L’Assessorato ha scelto di qualificare il servizio con personale in grado di garantire sia competenze educative sia competenze psicologiche, in stretta connessione con l’assistente sociale referente dei casi e con i docenti della scuola.

L’ausilio di una figura qualificata, ha inoltre permesso di seguire in modo mirato i casi di orientamento scolastico in situazioni di disagio.

COSTITUZIONE DI UN SISTEMA DI INTERVENTO INTEGRATO SUL DISAGIO MINORILE

Nel contesto dei progetti innovativi sviluppati a favore dei minori e delle loro famiglie, al fine di rispondere al meglio ai bisogni del territorio e rafforzare gli interventi in atto in particolare quelli riconducibili alle leggi di settore attuati nel periodo post-scolastico, si è da più parti manifestata l’esigenza di consolidare anche dal punto di vista formale, la proficua collaborazione tra i Comuni di questo territorio, le Scuole ed alcune realtà del terzo settore.

IL TAVOLO DELLE MULTICOMPETENZE

Proposto come necessaria espressione di rete dagli enti gestori del progetto “Dire, Fare… Crescere” (Legge 285), rappresenta oggi il risultato di questa sinergia oltre che continuare ad essere il luogo della programmazione dei differenti livelli di intervento, identificandosi sempre più come lo spazio adeguato dell’integrazione tra competenze proprie del lavoro di rete nell’ambito di uno sviluppo di comunità locale.

Il tavolo coinvolge gli operatori degli enti gestori, gli insegnanti referenti delle scuole, le psicologhe impegnate nelle scuole, le assistenti sociali dei Comuni coinvolti, i quali si misurano insieme, in azioni concertate e condivise, permettendo l’integrazione delle varie competenze e la possibilità di agire per il bene dei soggetti, in un ottica di lavoro di rete e di sviluppo di comunità locale.

Vuole inoltre garantire uno spazio nel quale proseguire la riflessione comune sulle modalità di intervento educativo nella scuola e fuori dalla scuola e sul crescente bisogno territoriale di azioni differenziate ma fortemente integrate a favore dei minori e delle loro famiglie d’origine, così da sostenere e promuovere le capacità genitoriali, favorendo ed emancipando le dinamiche relazionali all’interno del nucleo familiare.

INTERVENTO PSICOEDUCATIVO PER MINORI IN SITUAZIONI DI DISAGIO SEGNALATI DAL SERVIZIO SOCIALE e/o DALLA SCUOLA

Scopo dell’intervento è quello di fornire ai minori, che presentano per lo più problematiche relative alla sfera emotiva e relazionale, uno spazio nel quale imparare ad esprimere e gestire il proprio disagio e nel quale imparare a riconoscere e valorizzare le proprie capacità, al fine di integrarsi al meglio nella struttura sociale e relazionale di riferimento (famiglia, scuola, gruppo di pari, ecc.) ed essere preparati ad affrontare in modo adeguato e costruttivo le proprie esperienze future.

Di fondamentale importanza è stato il coinvolgimento dei familiari dei ragazzi al fine di sviluppare interventi più efficaci grazie alla sinergia delle forze in campo: è importante che operatori, insegnanti, educatore e familiari seguano una stessa linea al fine di favorire la chiarezza.

Infatti in molti dei minori in condizione di disagio si registra una sorta di confusione tra il riferimento alla propria personalità, rispetto al ruolo che essi hanno nella loro famiglia o nel gruppo extrafamiliare di appartenenza da loro scelto, con riferimento al loro futuro. Ecco perché è fondamentale costruire intorno a loro un’atmosfera di contenimento omogenea che permetta loro di esplorare in modo adeguato le possibilità che gli si offrono per mettere ordine nella loro interiorità a livello psicologico.

LAVORO INTEGRATO SULLA MULTIPROBLEMATICITA’

Sono stati attuati interventi specifici su situazioni multiproblematiche: presenza di problemi sociali (disoccupazione, precarietà economica, precarietà abitativa, ecc.) psicologici e relazionali (instabilità o fratture nelle relazioni, disagio scolastico, difficoltà di proprie patologie nella relazione (violenze e abusi) a patologie psichiatriche, tossicodipendeza, etc.

PARCO VIVO

Sin dal 2005 il Comune di Casatenovo ha promosso in forma sperimentale il progetto “Cerco l’estate tutto l’anno” finalizzato ad allargare l’attenzione ai minori sviluppata a partire dalla gestione ormai pluriennale del Centro Estivo. Si è trattato di una serie di interventi e proposte rivolte ai bambini e ai ragazzi in fascia di età 6-14 anni e alle loro famiglie, sviluppati durante tutto l’anno e promossi in un ottica di costruzione di dialogo e collaborazione con le risorse educative operanti sul territorio.

Nell’ottica di continuità con questa modalità di lavoro che ha in questi anni raccolto l’accoglimento positivo del territorio, sia da parte dei bambini e ragazzi, che delle famiglie, che delle agenzie educative intercettate (scuola, oratori, associazioni…), si promuove il progetto “PARCO VIVO CONTINUA”.

L’idea è infatti di connotare in modo nuovo e più ampio la sigla PARCO VIVO, che diventa non solo il termine che delinea la proposta del centro ricreativo estivo, ma il capitolo dentro il quale sono inserite le varie proposte educative che l’Amministrazione Comunale promuove sul Territorio con attenzione ai bambini e ai ragazzi.

Parco Vivo Lab

Sono stati realizzati dei laboratori caratterizzati dall’applicazione della filosofia remidiana: Remida è un progetto di educazione ambientale e di didattica animata, che si sviluppa attraverso l’utilizzo di materiali di scarto o rimanenze provenienti dalle industrie. Uno dei principali obiettivi educativi è l’opportunità di sperimentare la realizzazione di prodotti diversi, di tipo artistico e creativo, mediante l’uso di scarti di produzione. L’educazione alla creatività e la non ricerca di un prodotto finale sono gli elementi fondanti di tutto il pensiero remidiano.

I vari laboratori:laboratorio di danza, di teatro, di giocoleria,di scenografia, di pittura “i madonnari”, di grafica, di serigrafia, di giardinaggio, di cucina, microurbanistica, pittura collettiva, equilibrismi, monili e gioielli, elaborazione digitale di immagine, impronta ecologica.

Ambito avventura e sport: mondiali di ciclismo, olimpiadi classiche e invernali,barca a vela, volo in parapendio, in bici nei boschi, gita a cavallo, notte sotto le stelle.

Settimana residenziale a Prim’alpe

Il potersi sperimentare lontano da casa, lontano dalla famiglia è stata un’opportunità importante per la crescita della fiducia in sé stessi e il raggiungimento di un buon livello di autonomia. Inoltre ha rafforzato le relazioni all’interno del gruppo dei ragazzi e nel rapporto con gli educatori.

Parco Vivo sulla Neve

Le mete sono state i Piani d’Artavaggio e i Piani di Bobbio. Andata in pullman per fare dei giochi sulla neve e gustare un piatto caldo in un rifugio. In allegria.
L’avventura è qualcosa di straordinario che aiuta a elaborare l’esperienza ordinaria quotidiana perché pone fortemente a contatto con sentimenti ed emozioni, veicolo privilegiato di conoscenza di sé e degli altri.

Il poter partecipare a una esperienza in autonomia, senza i genitori permette ai bambini e ai ragazzi di misurare le proprie capacità e i propri limiti, all’interno di un contesto protetto dove la presenza di figure educative adulte possono aiutare i bambini e i ragazzi a vivere con serenità.

GIOVANI

Un progetto di educativa di territorio in un ottica di promozione di condizioni di benessere nella comunità territoriale e di prevenzione del disagio giovanile, permette di potenziare i legami, le collaborazioni e le integrazioni tra i diversi soggetti che la costituiscono, al fine di creare sinergia tra gli stessi.
Il progetto, rispetto alla popolazione giovanile, mira a sostenere e aiutare lo sviluppo delle capacità e delle risorse dei ragazzi al fine di accompagnarne il processo di crescita.

Intende promuovere e sostenere la capacità di riconoscersi e far diventare i ragazzi protagonisti della comunità in cui vivono e alla quale appartengono.
L’obiettivo è di poter far migliorare le relazioni con l'ambiente sociale di appartenenza, la capacità di sapersi orientare e muovere nel territorio riconoscendo le risorse che possono rispondere ai propri bisogni, accrescendo la capacità di partecipazione e di protagonismo dei ragazzi nel territorio.

Il progetto si rivolge e coinvolge diversi soggetti presenti nell’ambito territoriale in cui si articola e si snoda l’intervento e sono:
gli adolescenti e i giovani, protagonisti dell'intervento;

  • gli Assessorati competenti;
  • le Scuole;
  • la Comunità locale: gli adulti, le famiglie, le associazioni di volontariato, sportive e culturali;
  • la Parrocchia e gli Oratori;
  • i progetti educativi presenti sul territorio distrettuale.

Da sottolineare che il Comune abbia destinato per questo progetto una sede apposita: ovvero la “casetta” di Galgiana, che non sarà propriamente un ritrovo ma una sede di studio e di sperimentazione delle problematiche giovanili, attività che vedrà i giovani stessi come protagonisti, affiancati da operatori e volontari di diverse associazioni con competenze nel settore.

Sono già iniziate attività di educativa di strada con i gruppi informali, attività in collaborazione con gli Istituti scolastici superiori, attività di promozione culturale, artistica e musicale e verranno realizzati eventi aggregativi.

IMMIGRATI

Sebbene il fenomeno epocale dell’immigrazione di eccezionali contingenti di popolazioni dall’Africa, dall’Est europeo e dall’Asia nei Paesi dell’Europa Occidentale e quindi in Italia abbia avuto inizio da più di cinque anni addietro, in particolare nel nostro Comune un’intensificazione del fenomeno immigratorio ha coinciso con il quinquennio amministrativo che sta per concludersi.

Va pertanto messo in rilievo quanto ha fatto l’Amministrazione comunale, giusto nei cinque anni trascorsi, per affrontare nei migliori dei modi, la contingenza, sia perché non avesse risvolti negativi per l’ordinamento civile sia perché i nuovi arrivati trovassero una accoglienza benevola che attenuasse, nei limiti del possibile, la drammaticità, per loro, della migrazione, in sé inevitabile, e favorisse nei vari modi il loro inserimento nella comunità.

È stata stampata in più lingue, con particolare riguardo alle lingue degli immigrati, una guida pratica reperibile in molte copie presso gli uffici comunali, ed in particolare presso quelli dell’Assessorato dei Servizi Sociali, ricca di informazioni utili e riguardanti gli aspetti essenziali del godimento dei servizi sociale, la cui conoscenza libera l’immigrato da ogni dubbio che gli può nuocere e gli fornisce le prime nozioni con le quali orientarsi.

Una parte notevole degli immigrati è costituita da donne le quali, se non tutte, in buon numero scelgono l’attività di badanti in famiglie locali, bisognose di tale tipo di servizio. Il Comune ha organizzato per loro un corso e le ha iscritte in un apposito registro, inteso a facilitare – nello specifico settore – l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro con vantaggi della famiglie nella necessità di avere collaboratrici domestiche e delle immigrate alla ricerca di un lavoro ben remunerato e regolare da un punto di vista assistenziale e previdenziale.

È significativo che il registro delle badanti sia stato istituito anche in sede provinciale, prendendo a modello quello di Casatenovo.

Naturalmente, è la Questura il perno del trattamento burocratico del flusso immigratorio, rientrando le relative funzioni nelle sue prerogative istituzionali.
Ma è stata costituita anche una Consulta provinciale degli immigrati a cui partecipa anche un rappresentante del nostro Comune e il cui obiettivo è conoscitivo e propositivo della realtà immigrazione.

Alla Consulta si sono aggiunte Associazioni territoriali quali il Mlal, Un ponte tra i Popoli, l’Arco, etc, ed è stata addirittura aperta una biblioteca multietnica dove gli stranieri che lo desiderino possono soddisfare le loro esigenze culturali (la cultura dei Paesi d’origine e la cultura dei Paesi ospitanti).
In ambito scolastico sono stati inseriti facilitatori linguistici e gli insegnanti hanno ricevuto mandato di segnalare all’assistente sociale gli esiti delle prestazioni di tali soggetti in termini di apprendimento, da parte degli immigrati in età scolare, della lingua italiana, e per tali scolari, in procinto di diventare italiani a tutti gli effetti, è stato istituito un doposcuola.

È stai poi istituito un corso di lingua araba giunto alla seconda edizione.

Molto importante è inoltre la convenzione tra il nostro Comune ed il Centro Culturale “L’Angolo Giro” per l’organizzazione di corsi professionali appositi per i cittadini immigrati residenti a Casatenovo e nei Comuni limitrofi.

Con le associazioni “Un ponte fra i popoli”, “Mlal” e la “La Colombina” sempre in collaborazione con l’Assessorato ai Servizi Sociali, sono stati organizzati, sempre per gli immigrati, divisi per area di provenienza, incontri su “Storie, sapori e profumi” dei Paesi di origini, con interessantissime produzioni etnografiche che hanno costituito un saggio su come possano arrivare contributi culturali ad integrazione della nostra cultura, con benefici per i nostri costumi, per le fonti delle nostre ispirazioni artistiche.